Buongiorno e ben ritrovati,

nello scorso numero, abbiamo parlato dei “desiderata” della BCE per cercare di inflazionare un po’ i debiti erogati e da erogarsi per cercare di rimettere in moto l’economia dell’Eurozona.
Se ricordate, avevamo scritto all’interno che la Lagarde al termine della riunione, era però stata costretta ad ammettere dichiarandolo e ripetendolo più volte che i tassi rimarranno A ZERO, se non addirittura negativi ancora per molti mesi (per non dire anni).

Nella giornata di Mercoledì, il presidente della Federal Reserve Powell ha tranquillizzato i mercati quando ha fatto notare che nonostante l’economia abbia fatto molta strada dall’inizio della recessione causata dal COVID, la Fed non avrebbe alcuna fretta di adeguare le sue politiche di “easy money” che sino a qui l’hanno contraddistinta.

Proviamo quindi ad analizzare la chiusura del mese di Luglio con l’S&P 500 che è salito del 2,3% per il sesto mese consecutivo, mentre il Dow Jones ed il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente l’1,3% e l’1,2%. Il titolo del Tesoro americano di riferimento (Treasury bond) a 10 anni (a riprova di quanto sostenuto sopra) è invece sceso di circa sei punti base (perdendo fino all’1,23%).

Ad ulteriore comprova che tutte le fantastiche notizie che arrivano relativamente a crescite del PIL fantasmagoriche, neppure oltreoceano non sono affatto “fatte d’oro” ma bensì soltanto “luccicanti” e che i danni del terrore instillato dal Covid con il prolungarsi della pandemia e delle varianti sempre più aggressive (secondo i giornalisti), cominciano a farsi sentire, nella settimana appena trascorsa AMAZON (AMZN) per la prima volta negli ultimi 3 anni, non ha centrato le stime e, durante gli earnings di Venerdì, avendo fornito indicazioni deludenti agli analisti, è stata punita in maniera piuttosto pesante, con una chiusura decisamente sottotono: nella sola giornata di Venerdì infatti ha perso oltre il 7,5% e chiudendo il mese di Luglio in ribasso del 3,27%.

E’ interessante notare che anche se le medie principali hanno concluso un mese piuttosto solido, anche a Wall Street la volatilità è aumentata in maniera piuttosto considerevole viste le preoccupazioni sulla ripresa economica causate dalla diffusione della famigerata “Variante Delta” e che titoli che durante il primo periodo pandemico avevano vissuto autentici boom, come ad esempio NETFLIX (NFLX) o ZOOM (ZM) hanno perso rispettivamente in questo mese di Luglio, il 2,01% ed il 2,31%.

Ma un famoso detto dice che: “In ogni guerra c’è chi piange lacrime amare e chi produce fazzoletti per asciugarle” ed a tal proposito c’è da notare invece l’ottima performance di PFIZER (PFE) che chiudendo il mese di Luglio con un +9,32% conferma il fatto che il Covid rimarrà fra noi ancora per un bel po’ visto che il premier dello Stato d’Israele ad esempio ha detto ai propri abitanti di prepararsi per la terza dose di vaccino da loro prodotta!

…E, visto quel che ne pensano gli analisti nulla fa pensare che non ci sarà anche una quarta ed una quinta, nel frattempo il fatturato della casa farmaceutica (circa 41 MILIARDI di Dollari) prima della pandemia è cresciuto di altri 35!!!

Vi ho citato questi tre titoli legati alla pandemia soltanto per dimostrarvi che la professione del trader come di ogni investitore che si rispetti è tutto fuorchè facile, soprattutto in un periodo del genere in cui Wall Street da oltre 180 giorni non ha un ritracciamento del 5% e non è la prima volta visto che alla fine del decennio scorso ne ha avuti addirittura oltre 400 ma, analizzando il grafico proveniente da Goldman Sachs si può osservare come ben raramente questa situazione sia durata oltre l’anno (250 giorni di borsa).

Quindi? Navigazione a vista e massima allerta visto che ad Agosto storicamente i volumi calano e la volatilità aumenta a dismisura!

Se non sapete come calcolare la volatilità del vostro portafoglio o di un titolo che avete in portafoglio, chiamateci al Numero Verde e vi aiuteremo a verificare i rischi che state correndo!

P.S.

Premesso che non mi piace prendermi meriti che non mi appartengono e che i nostri associati hanno ottenuto risultati superiori visto che i nostri algoritmi sono basati sulla volatilità, sull’Algobussola n.12 in data 05/06/2021 scrissi:

“L’unica soluzione che ancora per un bel po’ di tempo avremo, molto probabilmente sarà quella di continuare a comprare le azioni di queste F.A.A.N.G. (Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Alphabet… Anche se più che FAANG sarebbe meglio dire FAANGM comprendendo Microsoft) che continueranno a fare affari d’oro visto che nessun politicante al Mondo con simili “proposte fiscali” riuscirà a mettergli i bastoni fra le ruote, poichè a giudicare dalle reazioni, tutto il nostro Ufficio Studi è pronto a scommettere che i loro stakeholders guadagneranno ancora di più di quanto già guadagnato sinora!”

Orbene, se dopo averci letti, chiunque avesse bellamente deciso di darci fiducia ed avesse trasmesso un ordine d’acquisto alla propria banca od al proprio broker il Lunedì successivo (07/06/2021) ed avesse ricevuto l’eseguito al prezzo peggiore della giornata (massimo assoluto intraday) le avrebbe prese rispettivamente a:

Facebook (FB) 337,69 ed avrebbe chiuso Luglio a 356,30 in guadagno del +5,51%

Amazon (AMZN) 3208,00 ed avrebbe chiuso Luglio a 3327,59 in guadagno del +3,72%

Apple (AAPL) 126,32 ed avrebbe chiuso Luglio a 145,86 in guadagno del +15,48%

Netflix (NFLX) 496,70 ed avrebbe chiuso Luglio a 517,57 in guadagno del +4,20%

Alphabet (GOOGL) 2404,51 ed avrebbe chiuso Luglio a 2694,53 in guadagno del +12,06%

Microsoft (MSFT) 254,09 ed avrebbe chiuso Luglio a 284,91 in guadagno del +12,12%

Se le avesse comprate in parti esattamente uguali avrebbe avuto una plusvalenza pari al:

(5,51 + 3,72 + 15,48 + 4,20 + 12,06 + 12,12)/6 = 8,84%

Quasi un 9%! Direi non male in meno di 55 giorni senza essere a leva!

Quasi l’obiettivo annuale che ogni “Verdi” dovrebbe porsi annualmente se vuole terminare la propria carriera da investitore anzichè da risparmiatore! Con la differenza che dopo simili “colpacci” potrebbe permettersi di vendere tutto e lasciare tutto in conto corrente fino alla prossima occasione d’acquisto.

Sarei molto molto curioso di vedere quanti fondi comuni e gestioni patrimoniali hanno fatto di meglio nel medesimo periodo…

Certo di avervi fornito qualche spunto su cui meditare, in attesa del prossimo numero, come al solito vi auguro oltre che buon weekend anche buone, anzi ottime riflessioni.

Carlo Zanghi
Presidente Ufficio Studi Assodir
800-587.912

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