Buongiorno e ben ritrovati,

nello scorso numero, abbiamo parlato dell’ORO per spiegare come mai, negli ultimi 50 anni, salvo brevi periodi, non si sia dimostrato uno strumento valido per combattere l’inflazione.

Esattamente come abbiamo visto due numeri fa, infatti, nè l’oro, nè i diamanti, nè nessuna altra commodity o “bene rifugio” possano offrire alcun genere di sicurezza certa, nè di tutela dai periodi d’inflazione.

Siccome nel board di questa settimana della BCE, come ha correttamente riassunto e fatto notare per prima la bravissima Gloria Grigolon in un suo recente intervento in cui ha perfettamente sintetizzato le parole di Christine Lagarde, la presidente della BCE ha ripetuto per ben 26 VOLTE IN 10 MINUTI la parola INFLAZIONE, è più che evidente che i desiderata della Banca Centrale Europea, vadano in quella direzione… Anche se ci sono parecchi particolari che non quadrano: innanzitutto il fatto che “i falchi” della Bundersbank non sono per niente contenti dell’operato della “presidentA”, che è stata costretta ad ammettere, al termine della riunione, dichiarandolo e ripetendolo più volte che i tassi rimarranno a zero, se non addirittura negativi ancora per molti mesi (per non dire anni).

E’ più che evidente che in BCE abbiano parecchia paura che le nuove restrizioni legate al COVID 19 limitino le percentuali di crescita che sono state dichiarate, altrimenti, perchè non parlare chiaro? Sinceramente, leggendo fra le righe delle sue dichiarazioni, non si riesce a capire altrimenti come mai…

-Far continuare il #Pepp fino almeno a marzo 2022
-Far continuare il #Qe (App) fino a quando necessario
-Far continuare le aste #TLTRO
-Far continuare il re-investimento dei titoli in scadenza fino al rialzo tassi

E, last but not least,

-Far continuare i #tassi a zero (or lower) “finché non si vedrà l’inflazione raggiungere il 2%, ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione, e finché non riterrà che i progressi conseguiti dall’inflazione di fondo siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con lo stabilizzarsi dell’inflazione sul 2% nel medio periodo”

Stephen Hawking amava sostenere che: “Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza ma l’illusione della conoscenza”…

Dal momento che, come ho già scritto qualche tempo fa “gli economisti sono quel genere di persone che ci spiegano DOMANI il perchè di quel che avevano previsto IERI non stia funzionando OGGI”, all’interno dell’Ufficio Studi che presiedo, da anni ormai mi fido sempre meno delle parole degli economisti, degli analisti, dei banchieri centrali e sempre più degli algoritmi basati sulla volatilità che ho creato per me ed i miei clienti, visto che questi ultimi si basano ESCLUSIVAMENTE sui movimenti di prezzo e non sulle “chiacchiere”.

Ricordiamoci infatti sempre che a parole siamo tutti fenomeni… Ma a noi che viviamo di ciò che guadagnamo, non servono previsioni azzardate nè campate per aria, altrimenti la lotta contro il mercato diventa veramente impari, per non dire persa in partenza!

Soprattutto poi se l’inflazione dovesse cominciare a correre sul serio! Certo, se arrivasse alla situazione del Venezuela, a partire dal 2012 con Chavez e poi nel 2013 con l’attuale presidente Maduro…

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l’unica cosa che un investitore od un risparmiatore attento e sveglio potrebbe fare sarebbe convertire (in anticipo) almeno il 50% del proprio patrimonio in titoli espressi in valute realmente pregiate oltre ad investire la rimanenza nelle principali criptomonete Bitcoin ed Ethereum… Ma, terrorismo finanziario a parte, se anche soltanto la situazione inflazione ai banchieri centrali, per qualsivoglia motivo scappasse di mano (oltre il 2%, per esempio anche soltanto intorno al 3%), per qualsiasi investitore o risparmiatore abituato al “SET AND FORGET”, che da sempre gli hanno insegnato i direttori di filiale ed i promotori finanziari, non sarebbe certo una passeggiata indolore visto che a quel punto le obbligazioni renderebbero più dei dividendi dell’azionario.

Quindi? Che fare?

Prendere esempio dai nostri soci, che vivono tranquilli, perchè sanno che li aiuteremmo anche a gestire profittevolmente una situazione del genere potrebbe essere il consiglio migliore della giornata!

Certo di avervi fornito qualche spunto su cui meditare, in attesa del prossimo numero, come al solito vi auguro oltre che buon weekend anche buone, anzi ottime riflessioni.

Carlo Zanghi
Presidente Ufficio Studi Assodir
800-587.912

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